domenica 20 febbraio 2011

19 Feb 2011. Pazienza.

Siamo ormai da una settimana nella casa nuova.
Bella, pulita, gente simpatica, la padrona, Sue, è un po rompipalle, ma è parecchio gentile.
Ci ha già scarrozzato più di una volta in diversi posti per lasciare curriculum e ci ha già trovato diversi contatti di gente da chiamare. Noi dalla nostra abbiamo passato gli ultimi 5 giorni a svegliarci alle 7 e uscire per le 9/10 del mattino, girare in città e nei dintorni, ovunque si possa lasciare un curriculum.
Tanto è vero che quasi tutta la città ha il nostro numero di telefono e mail.
Torniamo a casa ogni giorno non prima delle 6pm, detonati dalle pedalate e dal caldo, e talvolta dalla pressa di finire i soldi e dover tornare a casa.
Anche oggi breve giro a nord di Adelaide, altri curriculum, altri 16km sulle spalle.
E andiamo!

Deficienti in Rundle Mall.
Domani assolutamente ci si rilassa. Abbiamo preso il giornale e trovato un altra ventina di annunci di persone che cercano gente per ogni tipo di lavoro, dal montare pareti in cartongesso all'addetto vendite, dal panettiere al pescivendolo, dal promoter al magazziniere. Ottimo: altra gente a cui rompere le palle.
Se tutto va bene forse riusciamo ad avere un paio di agganci per l'inizio di settimana prossima.
Se tutto va bene.
Se tutto va meglio riusciamo invece a farci 12 giorni e 12 notti nell'università del South Australia.
Cercano soggetti disponibili per una ricerca sul sonno o roba simile.
In parole povere i $1330 piu facili della nostra vita.
Se tutto va meglio.
Quest'ultima possibilità non la vedo così facile, ma vedremo poi se il karma deciderà di premiarci con dei soldi in arrivo o se con un boomerang che ci torna faccia.

Glenelg Beach.
Cambiando discorso, abbiamo comprato due bici. Usate. E' una figata.
Quella di Kerop è proprio la classica bicicletta da Pisano (senza offesa), una Mountain Bike abbastanza figa, telaio strano, $50 di mezzo. La mia è costata la metà perchè è meno figa e piu sgarrupata, dotata di ruggine e rumori strani, simili a quelli di 9 criceti in una gabbia da 4. Ma funziona bene.
Grazie a dio abbiamo quelle, muoversi per la città sarebbe senza un delirio.
E grazie a dio abbiamo imparato al volo (letteralmente) come diamine girare per strada, qui van tutti dalla parte opposta, il primo giorno svoltare a destra è stato un dramma, altro che Party Crashing (citazione, chi ha letto Rabbia di Chuck Palahniuk sa di che parlo).
Bene: abbiamo una casa, il mezzo, ma non un lavoro. Va bene.
Tornando al discorso casa, ci troviamo molto bene. Il posto è spazioso, se escludiamolo spazio vitale delle nostre due stanze, ma tanto li dobbiamo solo dormirci. Grande sala con cucina annessa, giardino davanti e dietro, tre bagni, lavatrice, internet wifi (connesisone altalenante, ma sorvoliamo).
Sue, la padrona di casa, è una gentilissima, pazza signora over 60. Ci ripete le cose 2979815635 mila volte, ci rompe le balle per robe assurde, e pretende che non si usi acqua calda per la lavatrice. Ma ci da anche una grossa mano per il lavoro. E' per questo che le rendiamo grazie usando comunque acqua calda per lavare i nostri vestiti.

Kerop making sushi with the owner, Sue.

La compagnia in casa è in parte europea (Simon-inglese, Nicolà e Laura-francesi), con un pizzico di Iran (William), qualche cucchiaio di Giappone (Hiro e Kai. Credo), e un altro paio di individui dei quali non conosco la provenienza (Felix e un tizio goigante, tipo Fudo della montagna).
Simon vive qui con la sua ragazza, della quale ovviamente non ricordo il nome perchè io, ho scoperto, dopo le 22 perdo pezzi di cervello, quindi nel caso, se domattina ricordo come si chiama aggiorno il post.
Lui è un grande, ha studiato mille arti marziali diverse e si è anche proposto di insegnarci qualcosa. Ci parliamo spesso e si ride anche parecchio.
Nicolà e Laura sono sempre molto cortesi, continuano a darci dritte su cosa e come fare tra lavori e posti in cui cercare. Siamo stati molto fortunati, l'ambiente qui è ottimo, si respira aria buona. Speriamo in bene, anche se siamo abbastanza fiduciosi, in fin dei conti non abbiamo mai smesso di sbatterci da un mese a questa parte, diobono, qualcosa dovrà pur saltare fuori.

lunedì 14 febbraio 2011

10 Feb 2011. Adelaide.


Salutato per la seconda (e si spera non ultima) volta il caro Lords Lodge, i Mario Brothers atterrano ad Adelaide attorno alle 18 ora locale.
La prima sera e il giorno seguente li passiamo all'ostello, il Tatts backpackers.
La zona non è delle migliori, troppi strip club e video poker in giro per i nostri gusti.
Decidiamo quindi di muoverci appena fuori dal centro, all'Hostel 109.
Non che il Tatts fosse male, ma le camere più spaziose e la movida piu allegra del 109 hanno fatto il loro gioco, e poi abbiamo ancora bisogno di qualcosa di piu simile al Lodge.
So che la meno tanto con quest'ostello, ma se aveste passato un mese e mezzo come il nostro allora potreste capire a pieno cosa intendo.
Comunque, ieri sè fatta la solita scarpinata per la città, in cerca di riferimenti, lavori, market in cui fare la spesa e quant'altro. Saremmo andati anche oggi a curricolare e sbatterci ma ci siamo svegliati distrutti, il caldo è insopportabile (oggi 31°), e la sfacchinata di stamattina con bagagli per arrivare al 109 ci ha mandato ko. Ma la buona notizia è che domani siamo gia in ballo per vedere una casa. Augurateci buona fortuna.
Il posto, la gente, è tutto moooolto tranquillo qui. Presumo che un po di casino ogni tanto ci sia permesso, in caso contrario speriamo di non impazzire.

Chill out zone in Carrington st, Adelaide

Questo week end cè il carnevale italiano e il 18 comincia il Fringe Festival, rassegna dedicata alle arti, musica, spettacoli e attrazioni in tutta la città. Pare sarà un ottimo motivo per trovare lavoro, e magari svagarsi una minima.
Al momento siamo in carenza di zuccheri e senza cibo, quindi credo che fare la spesa sarà l'unica possibilità di salvezza per oggi.
Siamo comunque molto positivi, e se gli Dei ci assisteranno presto avremo anche una casa, un lavoro, e altre gnocche con cui riempire i nostri album su FB. Gran bel programma no?

lunedì 7 febbraio 2011

05 Feb 2011. Toccata e fuga.


Vorrei cominciare questo post rassicurando famiglie e parenti a casa. La farm in cui stiamo (ancora per 2gg) non è agli estremi limiti della sopravvivenza e anche se i pomeriggi passano lenti, riusciamo a divertirci e a svagarci un po. Il tutto grazie al fatto che la mattina siamo in piedi alle 5 e dalle 6.15 alle 3 del pomeriggio raccogliamo pere giganti.
La sera gli occhi qui si chiudono da soli intorno alle 9.

Cobram, Shepparton.
Tramonto dalla fattoria.

Cobram, Shepparton.
Kerop in the sunset.

Durante le sei ore pomeridiane in cui non lavoriamo provvediamo a lavarci, cibarci, e svagarci guardando film da computer altrui o scroccando un passaggio in città (che poi chiamare città una via con negozi e supermarket ce ne vuole però vabeh).
Il lavoro è pesante, la paga non è delle migliori, ma la vista e l'esperienza sono impagabili.

Deficienti e pesche.

Abbiamo conosciuto questo fattore di nome Tom (maso), Calabrese d'origine, arrivato in Australia alla fine degli anni 50. Ogni volta che parla in inglese io rischio di ridergli in faccia, l'accento è buffissimo. Con noi parla in un italiano sghembo tipo:
Questa rimane troppo piccola, prendi la pere piuggrande, tu guardaci il sedere della pera, come le donne, devi prentere quelle col sedere piuggross, le devi guaddare cogliocchi! No colle mani, cogliocchi!
Poi anche qui la gente ci sta dentro alla fine, un po piu pacati e tranquilli rispetto a chi si può incontrare in una città ma non è che si possa fare poi tutto sto casino quando ci si sveglia alle 5 ogni mattina.
Nonostante questo lunedì siamo gia di ritorno a Melbourne. Passeremo una notte al Lodge per poi prendere il primo volo del pomeriggio seguente diretto ad Adelaide.

"Stazione" dei pullman di Cobram, Shepparton.

La tappa obbligata al Lord Lodge ci emoziona ancora di più della partenza di cinque giorni fa, anche se non vedo l'ora di arrivare nell'ennesimo posto che non conosco.
Adelaide è a un'ora e venti di volo da Melbourne e purtroppo (o per fortuna) da Shepparton non ci treni diretti per il South Australia.
Sta di fatto che non siamo mai stati così bene come in questi ultimi 40 giorni.

31 Jan 2011. Arrivederci.


Dopo un intero mese di spamming, telefonate mail e curriculum mandati, domani riusciamo finalmente a levarci dalle balle, diretti verso fattorie sperdute nella giungla Australiana, pronti a spaccarci le ossa raccogliendo frutta e verdura.
Sarà una roba pesantissima ma giuro che non vedo l'ora.
Fino a stamattina si pensava tra l'altro di muoverci ad Adelaide, e cercare li qualche lavoro, poi è arrivata la chiamata da una farm, cosa che aspettavamo da una 20ina di giorni, e la gioia a contagiato tutti.
La notizia della nostra partenza ha portato un po di tristezza nel gruppo del Lodge, ormai diventato davvero una grande famiglia. Un mese come il nostro in un posto come questo è una delle cose che augurerei a chiunque.
Nel salutare Antonietta cè mancato poco che mi mettessi a piangere, ci ha aiutato un sacco con il lavoro, ci ha fatto piegare dalle risate ed è sempre stata disposta a darci consiglio quando ne avevamo bisogno. Per non parlare poi degli altri personaggi incontrati, come Nadia "always drunk", una casinista di prima classe. Sean, l'irlandese che in ogni frase usa "fuck" come intercalare. Sam, il cuoco neozelandese con un accento acutissimo e una simpatia fuori dal comune. Oppure Anne, dolce ragazza tedesca che conosciamo dal primo giorno e alla quale siamo affezionatissimi.
L'ostello, la gente, le situazioni, una roba splendida. E son passati solo 30 giorni.
Vivere momenti che a casa risultano normalissimi, come conoscere una persona nuova, diventano la cosa piu speciale del mondo se li poni in un altro contesto, e non parlo solo dell'essere in Australia, dalla parte opposta della terra.

Sandrigham Beach, last swim.
da sinistra: Graham, Anne, Kerop, Nari, Sadie, Sam, Roy
Mika, Nadia, e io al centro, solito egocentrico ;D.


Qui il contesto diverso non è essere in un altro posto ma provare a viverci. E realizzato questo, ogni cosa che ci succede qui diventa qualcosa di sconosciuto, anche se sappiamo esattamente cosa sta accadendo. Accorgersi di questo fenomeno non serve ma è bello fare caso a quello che ti resta dentro: tutto.
Pronti quindi per un altro capitolo? Pare di si.
Domani si parte da Melbourne alle 9.15 del mattino, treno da Flinder st Station che non possiamo perdere, anche perchè qui i treni son sempre in orario, proprio come in Italia no?

Sandrigham Beach.
Grazie di cuore, Melbourne.