lunedì 28 marzo 2011

28 March 2011. Guerra e Pace.


 Pace.
27 Marzo. Ultimo giorno di lavoro passato in un lampo. Durante il mio turno (12-17) niente di particolare, abbastanza pieno ma gestibile, nonostante fossi l'unico cameriere. Oltre tutto, sono dovuto tornare al ristorante alle 19 per fare un altro paio d'ore a causa di prenotazioni inaspettate dell'ultimo momento. Pare che due soli runner non bastassero. Tutto liscio in ogni caso. Il nostro inglese prende sempre piu il largo anche se ancora siamo vittime di alcune acrobazie lessicali imbarazzanti. Sono contento.
Mi dispiace lasciare l'Outback Jack, non tanto per il lavoro, quanto più per le persone e l'ottima atmosfera che si respira lavorando li. Mi sono sempre sentito a mio agio e Phill, Stefan, Rowan, i ragazzi in cucina e tutti gli altri dello staff sono stati gentilissimi. Sono sicuro che la probabilità di ritrovare un posto e della gente del genere è rasente allo 0,2%, ma non è un calcolo esatto. Mi mancheranno.

Thank u guys for the amazing times.

Thank u guys for the amazing times and steaks.


Guerra.
Si apre una nuova pagina del dramma Sue: l'indomabile e sclerata padrona di casa.
Tutto comincia la mattina del 29 Marzo, ultimo nostro giorno di permanenza nella Casa della Morte in quel di Keswick, quando al mio risveglio(09:00am) trovo un foglio sotto la porta della stanza in cui è scritto che il mio check out (da quando sta casa è un ostello?) è a mezzogiorno esatto. Nessuno ci ha mai parlato di un orario per il "check out" quindi ci troviamo con tutto ancora da preparare, lavatrice da fare, camera da pulire, litigare con la valigia e tante altri sbattimenti.
Sveglio quindi Kerop e rintraccio Sue per rinegoziare sull'orario, ma è fatica sprecata.
Oltre tutto, la pazza in questione comincia a sclerare con noi per qualsiasi cosa le venga in mente, con tanto di presa a male parole del povero Kerop.
La cosa ci fa decisamente incazzare e siamo sul punto di devastargli la casa, ma noi siamo signori, calmi, e soprattutto intelligenti. Sappiamo che il karma si prenderà cura di lei, quindi decidiamo di non sfogare il nostro nervoso sulla sua faccia. Per ora.
Morale della favola: Riusciamo a scroccare un passaggio dai francesi (gentilissimi), che ci portano a casa di Eva, dalla quale sto scrivendo, e dove passeremo le ultime ore prima di prendere il taxi che ci porterà in aeroporto.
Magari si fa un'altra tappa a casa di Sue, questo però solo nel caso in cui Eva dovesse procurarci delle uova marce da lancio.
Che bello viaggiare: hai sempre qualcosa da raccontare.

Special Thanks to:
Laura & Nicolas, Simon & Jacqueline, Hiro & Kai, Will, Eva and all the staff at Outback Jack in North Adelaide. It was really nice to meet u all guys and i hope to see u again.
;)

lunedì 21 marzo 2011

20 Mar 2011. Piano di Fuga.

Comincia a diventare difficile riuscire a scrivere le cose giuste, trovare il momento adatto per farlo, raccontare tutto. I giorni sono più veloci dei pensieri, non riesco a stargli dietro.
Per dire ogni cosa in maniera corretta (se una maniera corretta esiste) dovrei scrivere quasi ogni giorno. Se poi mi pagassero per farlo sarebbe perfetto.
Dopo più di un mese e mezzo ad Adelaide possiamo dire (noi e le nostre gambe) di essere ormai esperti pedalatori. Se si conta anche che ieri siamo riusciti ad arrivare a lavoro dopo sette chilometri sotto la pioggia, vestiti come power rangers tra chiuei, caschetti e bici improponibili, siamo degli eroi.
Scherzi a parte, è definitivo: si riparte. Tirando le somme, al momento stiamo lavorando 4/5 giorni a settimana all'Outback Jack, ristorante steakhouse a North Adelaide, ma è un partime e il secondo lavoro qui non si trova. Perciò un paio di ore fa abbiamo prenotato il volo che Martedì prossimo ci porterà da Adelaide nella sperduta Broome, nell'Australia Occidentale.
Oltre tutto qui l'arrivo dell'Autunno comincia a farsi sentire, le piogge si fanno vive sempre piu spesso e le speranze di farsi un'altra giornata al mare prima di andarcene cominciano ad allontanarsi. Fortunatamente possiamo sempre rincorrere l'estate restando nello stesso continente, basta spostarsi di soli 4.932km (3.238km circa in linea d'aria). Qui a due passi insomma.

Dietro casa in pratica.


Siamo in cerca di lavoro su qualche nave perliera, e nel frattempo cerchiamo anche lavori sulla terra ferma. La situazione in merito non si prospetta semplice, Broome è molto piu piccola di Adelaide, non è il classico esempio di metropoli nonostante sia comunque meta turistica, ma ciò non ci ferma dal provare lo stesso.
Alla peggio ci godiamo il posto (cercatevi qualche immagine su google, o aspettate qualche mia foto, giuro che non tarderanno ad arrivare), mentre cerchiamo il modo di fare soldi senza dover per forza rapinare un negozio di liquori.
In questi giorni l'atmosfera in casa sembra essersi tranquillizzata. Il progetto "Big Brother" della padrona (telecamere ovunque per la casa meno che nei bagni e nelle nostre stanze) è stato rinviato a non si sa quando causa misteriosa rottura del videorecorder. Spero di scoprire il colpevole prima di andare via, vorrei tanto stringergli la mano. Siamo inoltre reduci da un Sabato sera della madonna trascorso inizialmente all'Exeter Hotel Pub, come "pausa di fine turno serale" mia e di Kerop (we love Coopers Clear), poi, dopo essere stati raggiunti da Eva e i nostri coinquilini francesi Nicolà e Laura, ci siamo fiondati in un club del quale abbiamo appreso l'esistenza durante la sera stessa.
Ebbene, il Supermild è il classico posticino non grandissimo ma con atmosfera decisamente ottima. Su consiglio della barista dell'Exeter infatti, a mia esplicita richiesta "Dove trovo un posto in cui si possa ballare del sano funky, un po di soul, e magari del rock n roll come dio comanda?", ho avuto in risposta l'indirizzo di questo piccolo paradiso. Ottima gente, ambiente figo, musica ai livelli del grandissimo Biko Club a Milano. Ho praticamente lasciato la suola delle scarpe sulla dancefloor talmente ero gasato. Risultato: tornati a casa alle 7 del mattino dopo, in seguito a una breve pennichella in uno splendido giardino dalle parti di South Terrace, consapevoli di dover andare a lavorare alle 18 dello stesso giorno. Ma abbiamo superato egregiamente anche questa prova, nonostante la pioggia, nonostante le gambe a pezzi, nonostante noi fossimo a pezzi.
Incredibile come siamo arrivati a oggi. Giusto una mezz'ora fa stavamo guardando le foto di questi tre mesi (tre mesi osti!), i posti visti, la gente incontrata. Mi vergogno un po a dire di non essere ancora stato in neanche un museo, di non aver ancora fatto "seriamente" il turista. Ma non mi vergognerei affatto a rifare di nuovo tutto quello che abbiamo fatto finora.

giovedì 3 marzo 2011

03 Mar 2011. Controvento.

I giorni passano come l'acqua in un fiume in piena, ci svegliamo la mattina sorpresi che sia gia giorno, ancora con la testa alla sera prima. Stiamo volando.
Le cose cominciano a muoversi, Kerop ha un lavoro part time come kitchen hand in un ristorante italiano e insieme stiamo frequentando l'Outback Jacks, ristorante in cui facciamo turni diversi come camerieri. Le palle ci girano comunque perchè il part time non porta abbastanza cash in tasca, quindi si continua a cercare, chiamare, curriculare.
Ne ho un po le palle piene, stamani ero abbastanza nervoso in merito. Ma di tutto ciò riusciamo comunque a vedere il lato positivo.
Facciamo un minimo di 12km al giorno con le nostre bici, il che è ottimo anche perchè ci si tiene in forma gratis.

Il mio Bolide da $25.

Stiamo notando pesanti miglioramenti nel parlare e comprendere la lingua, in barba ai mille corsi di inglese che qui costano una palata sui maroni.
Del discorso cucina vi accenno solo che non cè persona della casa che non faccia capolino con la testa dalla stanza quando siamo ai fornelli quindi, caro il mio Chef Tony, puoi anche startene a casa a giocare con i tuoi Miracle Blade.

Kerop e la "Omelette Chenonpuoicapirechebbuonaera"
(Uova, sale, pepe, formaggio gratinato, melanzane, pancetta)

La gente della casa spacca, ci divertiamo parecchio e ci si da sempre una mano a vicenda.
La padrona di casa spacca anche lei. Si, spacca le balle, ma riusciamo comunque a non prenderla a testate per la disperazione, il che è positivo.
Non conosciamo spesso gente nuova, cerchiamo di uscire poco per limitare le spese; la new entry della settimana è Eva, ragazza di Brescia conosciuta sabato scorso fuori da un locale in centro. Simpatica, carina e poco a posto, come noi del resto, quindi si va molto d'accordo.

Eva, Kid Kerop, Mec @ Glenelg Beach.

Abbiamo scoperto che il primo Marzo qui è cominciato l'Autunno e la cosa ci ha lasciato abbastanza a bocca aperta. La dose di sorpresa è stata rincarata dalla temperatura non troppo calda di ieri sera che ci ha visti uscire con pantaloni lunghi e felpa. Senza contare che io e Kerop giriamo sempre e solo in bici, quindi l'aria fresca di ieri ce l'abbiamo ancora ben presente.
Tornando alla realtà, nel caso non vada bene la questione lavoro in Adelaide, siamo in fase di preparazione per il piano B: Fuga diretti ancora non si sa bene dove e lavoro in farm.
Approfitto tra l'altro per ringraziare Luca "Musicomane" Deruda per le mille dritte su dove, cosa e come muoversi qui, nella terra dei canguri.
Dio quanto odio non avere un lavoro. Oltretutto ogni volta che si esce in bici ho notato che abbiamo sempre il vento contro. Poco male, grazie a dio ci hanno insegnato come non smettere di pedalare. 
Mai.