martedì 24 maggio 2011

24 May 2011. Accadono cose 2


 
Sembra strano da dire ma quando stai per un po di tempo dall'altra parte del mondo, in un posto che non ha niente a che fare con quello che chiami casa, scopri che anche le persone che incontri sono davvero un'altra roba. Le esperienze che fai possono essere anche simili, il confronto può basarsi su pochi dettagli davvero differenti, ma comunque fondamentali.
Per correttezza ho dovuto avvisare la Manager del resort per cui lavoro che non starò a Broome fino a settembre, come dichiarato al primo colloquio. A parte il fatto che non sono mai stato a mio agio nel raccontare palle ai miei datori di lavoro, ho pensato che dire le cose all'ultimo avrebbe messo loro in crisi, visto che avrebbero dovuto procurarsi un sostituto da istruire durante il periodo di alta stagione, il che non è il massimo. La cosa non è stata presa con gioia ovviamente, ma mi sono scusato, ed ho esplicitato che l'ho fatto per evitare di metterli nei casini poi, sottolineando che non mi interessa se mi danno meno ore o se mi cassavano definitivamente a causa di ciò, cosa che tra l'altro mi sarei aspettato. Quello che interessa a me è dare a loro un'immagine onesta della persona che sono sul lavoro, e come tale mi prendo le responsabilità delle scelte che faccio. Morale della favola il mio posto di lavoro rimane sicuro, le mie 40ore settimanali anche, e con questa mossa mi aggiudico anche la possibilità di aggiungere esperienza e contatti sul mio CV, il tutto senza alcun problema.
La buona condotta paga e, a giudicare dal mio conto in banca, al momento paga benissimo.
Fare il receptionista ha poi dei lati inaspettatamente divertenti ai quali non ho mai pensato.
Per farvi un esempio: abbiamo ospitato nel nostro resort personaggi del calibro di Peter Parker (anche noto come Spiderman), Clark Ken (brutta copia di Superman), e due giorni fa ho fatto il check in a Jim Morrison (personaggio simpatico, di colore, ma con ben poco di simile a quello vero). Non potete capire quanto ho riso.
Lavoro a parte la vita qui procede senza problemi, il sole ci accarezza ogni giorno, il fresco della sera ci delizia dopo il tramonto e le giornate volano come solo le cose belle fanno: troppo in fretta. Son già 5 mesi che siam via di casa e pare di stare qui da due anni.
Spero di riuscire davvero a fare le 11 settimane di farm che mi mancano per rinnovare il visto, questa vita mi piace troppo, l'Australia è troppo vasta, e un solo anno qui è davvero troppo poco.
Siamo arrivati ad un punto nel nostro viaggio in cui ci mancano molte cose, le solite poche veramente importanti, e ci manca casa. Ma non è proprio voglia di tornarci. E' più un realizzare che di casa ce nè una sola e che, seppur possibile, riuscire a chiamare e sentire casa un posto lontano per distanza e cultura dal tuo luogo d'origine è la cosa più improbabile che possa capitare ad un essere umano.
Sono sorpreso dal fatto che questa esperienza sia più grande di quanto mi aspettassi.
Piacevolmente sorpreso.

venerdì 13 maggio 2011

14 May 2011. Routine.



Vivere a Broome con un lavoro full time ti da modo di apprezzare a pieno ogni giorno di riposo che ti viene dato, sopratutto perchè Broome è tutto meno che la classica metropoli nella quale trovi ogni sera un club diverso in cui andare, con 3426254363mila movide diverse nello stesso momento, in 4362457mila posti diversi.
A Broome ci sono 4 pub, una decina di ristoranti e due club. Il resto sono resort, ostelli, china town con i suoi negozi, due supermarket, e Cable beach. Fine. In ogni caso, come si vede dalle foto e dai video che abbiamo raccolto finora, non si può assolutamente dire che non ci stiamo divertendo.

Deficienti a Cable Beach.

Il tempo preso dal lavoro ha creato una continua rincorsa al day off settimanale, il che ci ha assorbito completamente. Sia io che Kerop siamo casa e lavoro 6 giorni su 7. A volte si esce la sera anche se la mattina dopo tocca svegliarsi presto, ma la cosa non è conveniente, come già abbiamo avuto modo di sperimentare. Comunque nessuno di noi si lamenta, soprattutto dopo aver visto il nostro conto in banca passare da $800 a $3000 in poco più di un mese di lavoro.
In questo periodo di silenzio tra le pagine di questo blog (chiedo perdono) non è successo nulla di particolare, se non fosse per i $5 dollari trovati per terra in discoteca da me medesimo e i mitici giovedì sera dell'Oasis club passati a ballare e a guardare dolci donzelle muoversi sul palco sfidandosi a "bocce" per vincere i $500 in palio. Capisci ammia.
La casa in cui viviamo è una benedizione. Non so quanto riuscirei gestirmi vivendo in un ostello e lavorando come staimo lavorando ora. Avere i propri spazi in questi casi è davvero una necessità.
Particolar menzion va fatta al cane che abita con noi la casa, Jet. Non sè ben capito di che razza sia, ma è uno di quegli animali che suscita allegria sempre.
Assetata di coccole, Jet alterna momenti di polleggio ad attimi di follia che mi piace cogliere al volo facendola correre e giocare. Peccato che ogni tanto la cosa non piaccia al suo stomaco. Probabilmente beve troppa acqua durante il giorno, quindi se si agita molto (come spesso accade quando gioca con me) rischia di rigurgitarmi sulle scarpe. Vabeh, dettagli.

Jet.

Con noi vivono anche il proprietario del cane, Rob, viaggiatore 38enne australiano pieno di consigli, nozioni e opinioni su questa parte del mondo, nonchè compagno di Shalene, mia collega di reception, mega organizzata, efficente e dotata di una parlantina non sempre comprensibile.
La novità è che da una settimana a questa parte ho cominciato a scortare gli ospiti con il van del resort. Li scarrozzo ai ristoranti della zona di Cable Beach o dal resort all'aeroporto e viceversa. Guidare qui è figo ma non è nulla di eccezionale, anche perchè quello schifo di van ha il cambio automatico e io sto entrando in crisi di astinenza da cambio manuale.
Tirando le somme, prima volta come cameriere, prima volta come receptionista, prima volta su un motorino, prima volta che passo 5 mesi consecutivi di estate. Il tutto in Australia.
Devo aggiungere altro?

Kerop, Jet, Mec. Happiness in Cable Beach.