martedì 7 gennaio 2014

07 Jan 2014. We're Good.


Anno nuovo, nuove storie da scrivere.
Dopo 4 mesi e mezzo di pausa forzata da deliri mentali mi ritrovo ancora con la voglia di picchiare ditate sulla tastiera che spesso non mi registra gli spazi tra una parola e l'altra quando scrivo. Si spera che col nuovo anno anche questo piccolo dettagliocambi :D. 
Primo Natale e Capodanno passato in Italia dopo lustri.
L'ultima volta che ho passato le feste in famiglia risale a 4 anni fa, 2009, seguito da un delirante Capodanno a Berlino. Ricordo di essermi divertito parecchio.
Il Gennaio successivo passato tra il Party organizzato con Brio per il nostro compleanno e l'avvento degli AirBand Tournaments in Acropolis. Periodo d'oro quello! Ricordo il Carnevale al Live di Trezzo, l'esilarante periodo in Mondadori alle torri con colleghi e capi reparto che andavano a lavoro piu per beccarsi e scassarsi dal ridere che per lavorare. Altro periodo d'oro. 2010, ultimo anno da insegnante di fotografia ed anno in cui io ed altri 4 o 5 prescelti abbiamo avuto la prova che un dio cè ed è nella musica quando, a Giugno, andammo a vedere Sua Maestà Stevie Wonder all'Arena di Verona. Sempre sia lodato.
Poi la scimmia di postare uno status diverso ogni 48 ore su FB, l'indimenticabile toccata e fuga a Roma da Eugenio e Giorgia, le serate con la Gang Del Bosco Vimercatese in cui poi ho conosciuto quel pirla del Kerop che, lo stesso Dicembre 2010, ha preso con me parte al primo torneo di calcio balilla in Acropolis, per poi seguirmi sull'aereo che ci avrebbe portato a casa di Crocodile Dundee. Da li in poi è tutto registrato sul blog che su cui siete ora e che compie il suo terzo compleanno la vigiglia del Natale appena passato.

Il mio 2013 è stato un anno, come posso dire, un po del c***o. L'Australia è un'altra cosa rispetto all'Italia, soprattutto se la si affronta come esperienza e non come diversivo, ma certe cose non cambiano neanche a mille mila km da casa quindi, se pensate che basti prendere un volo transoceanico per risolvervi la testa conviene che vi diate ad altri obiettivi perchè (e non mi spiace dirvelo) state facendo la scelta sbagliata.
Ecco perchè ho preferito parlare dell'anno precedente alla mia partenza. Se cè qualcosa che ho imparato dal 2013 è che cè bisogno di concentrarsi sulle cose positive, senza lasciarsi trascinare troppo dalle brutte situazioni. Non che l'anno scorso abbia fatto completamente schifo. Da quando vivo oltre mare sono in realtà tante le cose belle che ho collezionato, oggi mi tengo stretto a quelle.

Il mio 2014 parte privo di buoni propositi poichè, come per gli anni scorsi, non credo sia utile farne una lista. Per come la vedo io è come quando vai a fare la spesa: tornato a casa fai un rapido controllo e ti accorgi che, immancabilmente, hai dimenticato qualcosa. Quindi niente lista, quest'anno si va a fare la spesa mettendo nel carrello tutto ciò che credo mi servirà. 
Quest'anno le feste in Famiglia sono più speciali del solito, la mia Famiglia è più speciale e anche io mi sento tale come ogni volta che torno, qui, con loro. Li trovo sempre bene ma questa volta meglio di prima. Sembrano più forti e vedendo questo in loro, questa volta, so che non mi sentirò poi così lontano. Per non parlare di quando verranno a trovarmi, questo Agosto 2014, li ci sarà da ridere.

Per fine Gennaio sarò di nuovo di rotta verso Fremantle, neo 29enne, psicologicamente pronto per l'ennesimo sbalzo termico, fisicamente non preparato per un nuovo effetto collaterale procurato dal jetlag (che mio Padre ha chiamato Jack Led, gaff che mi ha fatto pisciare sotto dal ridere e che non smetterò mai di raccontare con orgoglio a tutti miei amici). Tornerò alla "normalità acquisita" che mi ha fatto stare bene per questi ultimi 3 anni, pronto per la prossima volta in cui sarò di nuovo stranito a Casa mia.
Sono arrivato al punto in cui se sono a casa mi manca Casa Mia ma se sono a Casa Mia, eventualmente, mi manca casa. Sarà anche uno strano modo di spiegare la cosa ma, se conoscete anche solo di sfuggita il significato dietro alle mie parole, allora sapete che sto bene.



Special thanks 2013: 

Marco Ronchi, Andrea Bressa, Stefano Giuffrida, Lorenzo Longhitano, Angelo Becci.
Gente con l'abilità di farmi sentire di casa anche quando da casa manco da parecchio. Inimitabili. Grazie di cuore.

Rachele Ruta.
Se ti fossi fermata solo 10 giorni come avevi previsto appena arrivata in ostello io non ABBEY mai avuto un così vasto ammontare di storie cretine da raccontare e così tante scuse per farmi una sana risata in compagnia. Sei la migliore. Grazie.

Chloe Chaussedent.
Grazie infinite per avermi ricordato quanto è semplice essere sereni.

Simone Brioschi, Raffaele Caroppo, Federico Meneghetti.
Ci si vede poco, ci si sente poco, ma siete miei fratelli e come tali vi voglio bene.
Buon Anno Stronzi.