mercoledì 2 novembre 2011

1 Nov 2011. Boomerang


Bali

Dopo piu di tre mesi che facevo finta di non vedere, realizzo che i miei genitori, i miei amici, i miei spazi conosciuti, un pò mi mancano. Avevo bisogno della mia Famiglia, così ho preso un biglietto per Bali e sono stato li 5 giorni in compagnia del mio caro amico Kerop. Il programma è di tornare in Italia all'insaputa del resto del mondo, e l'idea mi piace un sacco. Atterrato a Denpasar a mezzanotte del 5 Ottobre, scelgo l'unico tassista che non conosce Bali. Segue quindi un altra ora e un quarto di delirio urbano nel tentativo di trovare l'hotel in cui alloggiava il mio compagno d'avventure.
Rivedere il Kerop dopo qualche mese suscita del buonumore istantaneo. I giorni successivi passano neanche troppo veloci, tra giri in motorino (il 7 ottobre abbiamo percorso qualcosa come 200km su sto catorcio dalla marmitta esplosiva) e surfate spacca muscoli e il 9 arriva in un lampo. Kerop sale sul suo aereo munito di febbre e parecchia voglia di tornare a casa. Io lo seguo il giorno dopo, fortunatamente privo di malesseri fisici. Quando il mio aereo decolla a me viene quasi da piangere.

Processione a Tana Lot.

Tana Lot

Kerop & Mauro, motorino-dinosauro.


Roma

Atterro a Fiumicino alle 05:35 della mattina del 11 Ottobre e comincio a ridere da solo come un idiota. Sono pervaso da un'allegria che non riesco a controllare e non vedo l'ora di vedere Marta, che mi ospiterà per una notte. Lei è la prima persona che mi abbraccia su suolo Italiano. E' soprattutto merito suo se sono riuscito a regalare ai miei la faccia piu sorpresa della loro vita. Passiamo un bellissimo pomeriggio in giro per la Capitale, il sole ci sorride e io non sento ne stanchezza ne jet leg, sono euforico ed instabile come la nitroglicerina. La sera si cena con amici poi pub irlandese (fichissimo). Quella sera, prima di chiudere gli occhi sorrido al pensero di sapere che sono sempre piu vicino a casa.

Milano

Il Freccia Rossa delle 10:00 partito da Stazione Termini arriva stranamente puntuale a Milano Centrale nel primo pomeriggio del 12 Ottobre. Io sono raggiante e, come da copione, sto ancora ridendo da solo, come un idiota felice.
Kerop è di nuovo li, ad aspettare me che arrivo da dio solo sa dove. Altro abbraccio, altre risate. Salgo in macchina con lui e davanti a me, al posto del volante cè il cruscotto. La cosa all'inizio mi sembra assurda, poi realizzo. Sono davvero in Italia.
Il piano originale da li in poi subisce un leggero ma dovuto cambiamento; mi spiego: l'idea iniziale era di andare diretto a casa, chiedere le chiavi ai vicini, entrare in casa, cominciare a cucinare e aspettare che i miei rincasassero. Considerata poi l'entità dello shock che stavo per procurare loro ho preferito evitare di essere da solo nel caso in cui qualcuno svenisse, così eccomi diretto a Brugherio, dove lavora mia mamma.
Kerop bussa alla porta dell'ufficio, lei apre, comincia a chiedersi cosa diavolo mi è successo, ma prima che si allarmi troppo io faccio capolino nel suo campo visivo, e a quel punto la commozione coinvolge sia me che lei. Ho atteso 6 giorni e 21 ore questo momento e, dio bono, quanto è bello.

Vimercate

Oggi è l'1 Novembre 2011. Sono le 08:15 del mattino e sono carichissimo.
Tre settimane fa circa atterravo a Fiumicino e mi apprestavo a riprendere contatto con le mie radici, raggiante e adrenalinico, sereno ed esplosivo, in pratica un incrocio tra il sole e la dinamite. Il tempo è bastardo, più stai bene più ti sfugge dalle mani, senza neanche darti il tempo di accorgertene.
Oggi sono a poche ore da una nuova partenza ed è tutto ancora più strano di quanto potessi immaginare. Credevo di aver gia visto questa scena, di conoscerla, invece è tutto è diverso, a partire dal sottoscritto.
Ho passato queste ultime tre settimane tra una casa e l'altra, tra un amico e l'altro, tra calorosi abbracci e pianti commossi ma felici. Ho ritrovato i miei genitori più belli di prima. Ho ritrovato in parenti ed amici sorrisi bellissimi e non più sconosciuti. Ho rivisto Vimercate e, anche se non cè mai stato un vero e proprio grande amore per la Brianza, dopo tutto quello che ho visto,  questa è comunque Casa Mia. Lo sarà sempre.
E dopo un ultimo Hallowen all'Italiana, assieme alle persone con cui ho passato maggior parte della mia vita, ho visto gli occhi di Kerop, insostituibile amico e compagno di viaggio, inumidirsi con i miei mentre lo salutavo (qualche ora fa ;D) prima di andare a casa, un ultima volta.
L'ultima volta che ho scritto queste pagine con il magone Kerop stava partendo per Sydney.
L'ultima volta che ho lasciato i miei in Italia con il magone io andavo verso posti mai visti prima.
L'ultima volta che mi sono sentito così, in realtà, non mi sentivo come ora. Era diverso.
I miei occhi non vedevano quello che vedo ora e nella mia testa le prospettive non erano tanto ampie.
Mi mancherete tutti un sacco ragazzi. Di nuovo.
Questa, anzi, Voi siete Casa Mia, ma, come mi dice spesso mia madre, io sono anche cittadino del mondo adesso.
E così sia.

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