giovedì 30 maggio 2013

30 May 2013. Friends, Family and some other things called Home



Sono a casa.


Da una settimana e mezzo ormai, ed è bellissimo.

Mi mancavano diverse cose che adesso ho con me. Sabato scorso sono stato Padrino alla Cresima di Francesco, incredibile cuginetto che Zio Massimo e Zia Benedetta mi hanno regalato. Non poteva esserci miglior rientro di questo.

Francesco, il mio incredibile Cugino.


Tutto il tempo passato con i miei parenti, le risate con i miei genitori, sono felice di ritrovare le cose come le avevo lasciate, fa pesare meno il sapere che starò di nuovo via a lungo.


:)


Ho precedentemente condiviso un link, un interessante articolo trovato sulla bacheca di un amico ( http://thoughtcatalog.com/2012/what-happens-when-you-live-abroad/ ) che ha aperto un pò gli occhi a me e ad un altro paio di persone a me care, persone con me hanno condiviso la stessa avventura o che ancora la condividono.

Il pezzo concentra l'attenzione su come diventiamo due persone diverse quando intraprendiamo il viaggio che ci terrà lontani da casa per lungo tempo.
Ero intimorito dal fatto che un anno e mezzo fosse passato anche in Italia, 
per i miei amici. 
Mi spaventava un pò il tornare e non sentirmi a mio agio tra le persone che hanno fatto parte di Casa Mia, del mio ambiente, della mia realtà per anni. 
La mia paura che anche per loro fosse passato un anno e mezzo era reale ma, 
grazie a dio, infondata.
I miei amici sono cambiati, l'anno e mezzo passato dall'altra parte del mondo ha si avuto 
il suo effetto su chi conosco e nonostante ciò io con loro mi sento a casa.
Gli inside jokes che credevo persi sono più accesi che mai, il desiderio di passare tempo insieme è sempre presente nonostante ci sia chi sta per sposarsi, chi ha un doppio lavoro, chi ha una famiglia, chi non ha tempo per niente ma ne trova per me.
L'articolo che mi aveva spaventato è ora diventato solo un'altra opinione, non assoluta 
ma soggettiva, un parere suscettibile a quello che accade veramente.
Sono grato ai miei amici e alla mia famiglia poichè io ormai ho un'altra vita in un altro posto ma riesco ancora a sentirmi a mio agio in posti in cui capito si e no una volta ogni due anni.
Legami di questo tipo sono le cose per cui vale la pena spendere anche solo un secondo 
del proprio tempo, la soddisfazione che danno è impagabile e il fatto di poter sempre contare su questi legami cancella tutto il tempo passato via di casa.
Ho ancora fino al 6 Giugno per godermi questa sensazione, poi vedrò di metterla in valigia con il resto, "vestirla" in Australia e mantenerla viva fino al prossimo ritorno.


Che altro dire... se non grazie.


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Brotherhood is not about how long you've known a person for.
It's more about recognizing which bonds are special and keep'em like that.

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