mercoledì 1 maggio 2013

01 May 2013. 386 Days Late.

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1 anno e 21 giorni fa aggiornavo questo blog credendo che avrei continuato a farlo piu regolarmente. Ritardo imperdonabile a parte si può dire meglio tardi che mai.


Ho fatto diversi tentativi, diverse volte ho cercato di tirare fuori le parole migliori per descrivere la mia esperienza in Australia.

Ma qui, come il tempo, anche le situazioni vengono vissute ad un'altra velocità, le sensazioni seguono a ruota il frenetico andamento degli eventi e ogni tanto, o addirittura per 386 giorni, non si riesce a stare al passo con il ritmo, l'attimo sfugge di mano per dare spazio a quello successivo, magari proprio mentre stai scrivendo.

Oggi prendo forza e fermo il tempo. Mi fermo con lui e scrivo a me stesso.



Qualche tempo dopo il mio ultimo post sono riuscito a trovare una benedetta casa in cui tutt'ora vivo. La mia stanza è un garage adibito ad appartamento. E' una vera e propria stanza con tanto di TV, divano, tavolo e scrivania, frigo. Ho una sola finestra (che non si apre) e per cucinare e usare il bagno devo spostarmi in casa. Questo è l'unico contro direi. I pro sono che ho la mia privacy, nessuno mi rompe le balle, internet incluso nell'affitto, se voglio fare casino faccio casino, se voglio stare tranquillo sto tranquillo anche se di solito va a finire che fo casino lo stesso.

Vivo con una coppia con bambini, Jeff e Cam e i due figli Ziggie (6) e Rio (4).

Le due piccole pesti sono favolose, sempre allegri, non stanno fermi un attimo, mi piace giocare con loro ogni tanto, fa bene all'animo. Jeff e Cam sono altrettanto fantastici, sempre disponibili e gentilissimi. Persone eccezionali.

Tanto eccezionali che hanno aiutato me e Laure ad avere il visto insieme.

Come molti sanno già il passato Dicembre io e Laura abbiamo applicato ed ottenuto sta benedetta sponsorship allegandovi un visto chiamato de Facto, il quale ha permesso a Laura di restare con me su territorio australiano tanto quanto durerà la sponsorship (2 anni).

Gioia immensa ovviamente.



Tra vita di coppia e prese bene varie anche il rapporto con il lavoro si è evoluto con l'ostello stesso, ora piu grande. Siamo passati da una capacità di 92 persone ad un totale attuale di 127 posti, tra dormitori da 4, 8, 12 persone e stanze doppie. E' un mezzo labirinto ma sempre una grande casa per tutti.

In quest'ultimo anno ho realizzato come in realtà la mia posizione mi carichi di diverse responsabilità e di come questo sia un lavoro in cui occorre essere seri e presente nella stessa maniera in cui ci si diverte o si scherza con chi vive in ostello. Un punto questo spesso invisibile a chi vive nelle nostre stanze da diverso tempo. Fondamentalmente sono in una situazione in cui i miei amici sono anche miei clienti, il che rende il tutto non sempre gestibile alla perfezione.

Sicuro questo è il miglior lavoro che io abbia mai avuto ma non il più semplice, poichè non è semplice come sembra. Sicuro è anche che cerco di fare sempre del mio meglio.



Vivere in Fremantle mi ricorda casa e ci sto bene. Il bel tempo la fa da padrone 9 mesi all'anno e anche con il freddo si fa fatica a non passare delle belle giornate, da soli o in compagnia. La movida nel weekend porta gioie e deliri, io mi adeguo.



Mi manca viaggiare.

Ho 28 anni ora e vorrei aver visto di più di questo paese, desiderio che pian piano realizzerò in futuro, prossimo si spera.

Mi manca casa. Non abbraccio i miei da un anno e mezzo e comincio a sentirne non più la mancanza ma il bisogno. Il bisogno di un luogo che cambia ma non cambia mai, il bisogno della mia stanza, il bisogno di far delirare mia mamma quando cucina, il bisogno di prendere in giro mio padre o di lasciarmi prendere in giro da lui, il mettersi a tavola inseme, le loro faccie sorridenti.

Mi mancano gli amici, quelli con cui ho speso anni di adolescenza, anni di scuola, quelli che si beccavano una volta ogni morte di papa in Acropolis o in Locomotiva ma che quella volta che li beccavi te la ricordavi per un pezzo, quelli che non sento piu e quelli che non vedo da anni, chi ha iniziato questo viaggio con me e chi, nella sua continuazione, ho conosciuto e visto partire di nuovo.



Tornerò presto e spero di riabbracciare il più persone possibile, ho probabilmente diverse birre da smezzare con parecchia gente, spero solo di non lasciarne troppa a secco.

No, non ve lo dico quando torno, ho un sacco di roba da fare i primi 5 giorni su suolo italiano tra rinnovo della patente, visita oculistica, dentista (che eviterei anche ma prevenire in Italia è meglio che curare dal dentista in Australia), visitare parenti, cresima del mio cuginetto Francesco, andare a trovare Brio a inculandia (che non è un locale gay, è solo un modo per indicare che non vive piu così vicino a casa mia), passare in banca, andare a mangiare una pizza come si deve perchè qua non son capaci e altre robe parecchio importanti.



Non mi dilungo più di tanto su dettagli riguardo questi ultimi 386 giorni, troppa gente conosciuta, troppe situazioni imbarazzanti da raccontare, troppi giorni no (non è sempre tutto rose e fiori qui), troppi giorni della madonna, troppe risate, troppe canzoni che ascolti da un secolo e che solo adesso riesci a comprendere esclamando robe tipo "Ah ma qui dice thunderbolts and lightnings very very frightening non tandem borse ellanci veri merli frarril!! Osti pensavo fosse calabrese...", troppi film con (finalmente) dei titoli fichissimi in inglese invece che robe tipo Se mi lasci ti cancello, chiamato invece Eternal sunshine of the spotless mind, film con Jim Carrey e Kate Winslet del 2004, molto bello ma ovviamente più intrigante con il titolo originale inglese piuttosto che la versione fancazzista italiana che mi sa molto di Cheppalle, non c'ho sbatta di tradurre tutta sta roba, lo traduco in maniera piatta e piu corta, che non rispecchi per niente la trama, tanto la gente va al cinema per vedere il film mica per leggere il titolo, il che ha anche un certo filo logico ma a me girano le palle lo stesso, ecco.



E dopo questo piccolo sfogo ritorno in me per dirvi che va tutto bene, non sono sparito, sono ancora vivo e ci si vede/sente presto e il prossimo update magari vedo di essere io meno fancazzista e piazzo anche qualche foto.



Lettura del giorno:

http://thoughtcatalog.com/2012/what-happens-when-you-live-abroad/

L'articolo è molto interessante ed è in inglese ma confido nel vostro sbattimento nel tradurlo :D





A presto

;)

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